Servizio Civile – 24 Aprile 2019

Il giorno 24 Aprile 2019 si è svolta la terza giornata di formazione specifica dei giovani in servizio civile presso la Casa di Cura Villa Margherita. Il titolo dell’incontro era: “Tematiche socio-sanitarie inerenti all’accoglienza e all’accompagnamento sociale”. La relatrice Alice Gasparotto ha introdotto il tema dell’accoglienza della persona non autosufficiente in struttura residenziale la quale necessita di particolare attenzione perché il cambio d’ambiente può essere traumatico per la persona già fragile e spesso con una situazione familiare e sociale in fase di trasformazione. Ha poi spiegato cos’è il Registro Unico di Residenzialità in riferimento alla DGR 38/2006 che ne ha disciplinato le modalità attuative; il concetto di Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale, ossia una valutazione da parte delle figure professionali territoriali (ad es. Medico di Medicina Generale, Assistente sociale del Comune di Residenza, Medico Responsabile delle Cure Primarie) di accertamento della condizione di non autosufficienza con l’ applicazione della SVaMA (Scheda Valutativa Multidimensionale Adulti/Anziani) e l’inserimento nella graduatoria.  Dopodiché la relatrice ha parlato della figura dello psicologo tramite una testimonianza della Dott.ssa Elena Rasi, Psicologa presso il Centro Polifunzionale Casa Gerosa di Bassano del Grappa. Le sue principali mansioni sono il supporto all’ospite e ai suoi familiari relativamente all’’accettazione dell’inserimento in contesto comunitario, che può risultare per la persona fragile motivo di disorientamento. La psicologa si occupa di fare anche la valutazione psicologica dell’ospite e quindi partecipa alla compilazione del Progetto Assistenziale Individualizzato  (PAI), che va a definire le problematiche della persona ed aiuta l’équipe e la persona stessa a porsi degli obiettivi raggiungibili. La relatrice ha poi introdotto il tema dell’Hospice, ossia un reparto che accoglie malati terminali sottolineando l’importanza del ruolo dello psicologo nel supporto e accompagnamento agli ospiti e alle famiglie in questa fase delicata quale il fine vita. Infine, ha fatto svolgere ai ragazzi un’esercitazione pratica di gruppo che ha permesso loro di comprendere la dimensione lavorativa degli operatori, immedesimandosi nel fornire soluzioni per un caso specifico (inventato).