Sta facendo discutere lo schema di Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, che modifica il Decreto Legislativo 66/17 sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Nel tentativo di approfondire un dibattito il più ampio, aperto e proficuo possibile, proponiamo oggi le riflessioni provenienti dall’Osservatorio Scolastico dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e quelle di due formatori dalla lunga esperienza in àmbito di inclusione scolastica, quali Flavio Fogarolo e Giancarlo Onger. Vari risultano gli aspetti del provvedimento evidenziati, sia in positivo che in negativo
Come già emerso ieri, su queste stesse pagine, dal commento diffuso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha espresso motivi di soddisfazione, ma anche rilevato “coni d’ombra”, ci sono opinioni discordi sullo schema di Decreto approvato qualche giorno fa dal Consiglio dei Ministri, che modificherà in più parti il Decreto Legislativo 66/17 (Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità).
Come viene spiegato dall’Osservatorio Scolastico dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), «il comma 184 della Legge 107/15 sulla “Buona Scuola” prevedeva che dopo l’emanazione dei Decreti Legislativi applicativi della riforma (tra cui anche il 66/17), il Governo avesse due anni di tempo per poter “adottare disposizioni integrative e correttive dei decreti medesimi”. Per questo il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca aveva già da alcuni mesi iniziato a discutere le proposte di modifica al Decreto 66/17 nell’Osservatorio Permanente sull’Inclusione Scolastica del ministero stesso, con la partecipazione di tutte le sue componenti, a partire dalle Associazioni delle persone con disabilità [tra cui lo stesso Osservatorio Scolastico dell’AIPD, N.d.R.], in un dialogo costruttivo con il ministro Bussetti e il sottosegretario Giuliano. Ora, quindi, questo schema di Decreto che contiene le future modifiche al Decreto 66/17, proposto dal Ministro dell’Istruzione e approvato preliminarmente dal Consiglio dei Ministri, dovrà passare alle Commissioni Parlamentari per il prescritto parere non vincolante; quindi tornerà al Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva, che dovrà comunque avvenire entro 90 giorni dalla data dell’approvazione preliminare».
Da parte nostra, nel tentativo di approfondire un dibattito il più ampio, aperto e proficuo possibile e condividendo un auspicio espresso dall’Osservatorio Scolastico dell’AIPD («in occasione delle audizioni alle Commissioni Parlamentari, sarà assai importante chiedere che vengano recepite delle precisazioni in merito agli aspetti negativi da noi evidenziati, in modo da eliminarli nel testo definitivo»), riprendiamo gli aspetti ritenuti positivi e negativi, da parte dello stesso Osservatorio dell’AIPD, seguiti dalle riflessioni di due formatori con lunga esperienza in àmbito di inclusione scolastica, quali Flavio Fogarolo e Giancarlo Onger, che non usano invece mezzi termini nel manifestare sostanziali perplessità su varie parti dello schema di Decreto (a questo link vi è il testo del Decreto Legislativo 66/17 predisposto dall’Osservatorio Scolastico dell’AIPD, con le modifiche approvate dal Consiglio dei Ministri. Un testo, va precisato, non ufficiale).